Le cure termali nelle diverse età delle donne
Le cure termali hanno avuto negli ultimi anni un particolare interesse da parte delle classe medica e, tuttora, le stesse acque termali sono oggetto di lavori scientifici validati presso gli Istituti Universitari.
Questa brevissima introduzione è necessaria per sostenere l’efficacia delle cure termali nella donna e diversificarle a seconda delle patologie più frequenti caratterizzanti le varie fasce di età.
Infatti solo grazie ad uno studio attento e continuo la crenoterapia viene mirata alla singola patologia e comporta un valido sostegno ad eventuali terapie farmacologiche ed eventualmente chirurgiche.
Già in età infantile la bambina (come anche il bambino) a volte presenta otiti medie catarrali ed altre affezioni delle vie aeree superiori che si risolvono completamente con la terapia termale appropriata e specificatamente solfurea e metodica termale mirata.
Nel periodo di età dai 14 ai 20 anni circa la ragazza vive la sua sindrome adolescenziale che comporta:
- mancata fiducia in se stessa: imparare a rapportarsi e interagire con gli altri;
- presa di coscienza del proprio corpo con relativi problematiche legate alla sua siluette, peso, abitudini alimentari, attività fisica ecc….
- disturbi mestruali: irregolarità del ciclo, dolorabilità, sbalzi di umore ecc…
- eventuali paraodontopatie conseguenti all’uso continuo di apparecchi odontoiatrici.
In queste plurime situazioni i centri termali sono attrezzati per far fronte a i diversi problemi sopra elencati.
In particolare la balneoterapia con acque salsobromoiodiche sono utili per il sovrappeso e la cellulite per la loro azione antiedemigena e per l’alta concentrazione di iodio.
Senza trascurare un insegnamento ad una corretta alimentazione e personal trainer che correggono le posture viziate (cifosi spesso dovuta al peso degli zaini scolastici) ed educano ad una costante e continua attività fisica.
Spiccano ancora le acque salsobromoiodiche per i disturbi mestruali; in questo caso sono utili sia la balneoterapia che le irrigazioni vaginali che la fangoterapia pelvica.
E’ stato dimostrato che l’azione specifica sull’apparato genitale è riconducibile ad un riequilibrio ormonale.
Nella donna in età matura le patologie più frequenti e di più facile impatto termale sono essenzialmente:
- – l’insufficienza venosa spesso derivante da uno stile di vita sedentario e dalle pregresse gravidanze dove si utilizza soprattutto la balneoterapia con idromassaggio, il percorso Kneipp e il percorso vascolare.
Le acque termali più indicate sono le acque salsobromoiodiche.
- patologie ginecologiche: infertilità, fibromi uterini e dismenorrea; anche in questo caso le acque di maggiore efficacia sono le acque salsobromoiodiche.
- anche la donna adulta può presentare, come la ragazzo, problemi di sovrappeso e cellulite dove il fattore più incidente non è più l’alimentazione ma la vita sedentaria.
- la donna fumatrice e/o che vive in ambiente inquinato come le grandi città, presenta una scarsa compliance respiratoria e processi patologici infiammatori ripetuti alle vie aeree che possono trarre vantaggio dalla crenoterapia solfurea.
Quando la donna arriva ad un’età ancor più avanzata le patologie sensibili alle cure termali sono essenzialmente quelle legate alle degenerazioni osteo-articolari. Gli studi attestano che le acque termali sia salsobromoiodiche che solfuree con meccanismi di azioni diversi hanno un ottimo effetto sulla motilità articolare e sulla diminuita assunzione di farmaci antidolorifici tra un ciclo di cure termali e un altro.
Dr.ssa Roberta Gazzini
Medico-Chirurgo
Spec. in Idrologia Medica